ArchLinux è mia…

Per ora solo su Virtualbox, giusto per prendere un po’ di confidenza col “mostro”. Devo dire che l’installazione è stata molto facile, più complicato è stato configurare tutto il sistema. Che poi neanche tanto, infatti seguendo il wiki ufficiale, tutti i passaggi sono stati abbastanza semplici, solo un po’ contorti e lunghi. Ma andiamo per ordine.

L’installazione, come già detto, me l’aspettavo più complessa. Solo un qualche problemino con l’installazione di alcuni pacchetti (dhcpd su tutti) che non volevano saperne di venir giù dal repository e che quindi bloccava tutto il resto dell’installazione. Una volta sistemato tutto questo, il download e l’installazione dei pacchetti è filato via liscio e in maniera molto veloce. La ISO che ho usato è la net-install e ho selezionato solo i pacchetti base, tralasciando per ora i devel. Sul wiki la documentazione è perfetta. Credo sia il miglior wiki di una distro linux per precisione e qualità delle guide. Per l’installazione ho seguito la Beginner’s guide, soprattutto per la parte riguardante la configurazione di rc.conf, che reputo un po’ troppo lunga e particolareggiata. Insomma un utente “base” non lo perde certo tutto quel tempo per configurare il sistema. Il lato positivo è che davvero così facendo, impari in maniera approfondita come “si costruisce” un sistema Linux e come esso possa funzionare.

Dopo l’installazione del bootloader (GRUB) e dopo aver riavviato il sistema mi ritrovavo in una selva oscura… ehm no… mi sono ritrovato però in un mondo senza DE (inconcepibile per me…) e quindi sotto a leggere un’altra guida per installare KDE, per la precisione KDE SC 4.6.3. Dopo un bel po’ di attesa (anche per colpa della mia connessione devo dire) mi ritrovo con KDE installato che però non vuole saperne di far partire il driver grafico. Ovvio ero senza Xorg e quindi installo anche quello con un bel:

pacman -S xorg-server xorg-xinit xorg-utils xorg-server-utils

A questo punto dopo aver caricato tutti i moduli e dopo aver impostato anche la scheda di rete in DHCP (al primo riavvio mi son perso la configurazione e non chiedetemi come ho fatto…) riavvio la mia macchina virtuale e… e…. KDE non parte. Parte la ricerca su Google e mi ritrovo su un’altra guida per la configurazione dei driver grafici in Virtualbox che richiedono altri e ulteriori passaggi. In questa pagina è tutto documentato in maniera splendida e seguendo tutti i passaggi proposti, l’installazione e la configurazione delle guest-additions dura davvero poco. Ennesimo riavvio e…tada… sono su KDM per il login.

Una volta fatto il login il sistema è più o meno come me lo aspetto. Alla fine KDE è uguale un po’ dappertutto e la sua gestione idem. Quindi il mio sistema è già bello e pronto per essere stressato a dovere. Devo studiarmi meglio la gestione dei repository e di AUR di cui ancora non ho ben capito il funzionamento e la configurazione, anche se devo dire che Pacman (package manager) è davvero una scheggia a risolvere le dipendenze e installare i pacchetti. Non credo a breve di migrare verso Arch, ma devo dire che mi ha impressionato la reattività del sistema, soprattutto poi se pensate che tutto stava girando in virtuale.

Per ora il “paradiso degli smanettoni” può attendere!


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