The Chakra Project: l’evoluzione semplice degli arcieri…

Dopo il grande sollazzo avuto con l’installazione di ArchLinux, mi sono cimentato nell’installazione di Chakra, una diretta discendente di Arch ma con un’installazione meno “tortuosa” e con molte meno possibilità di mettere le mani “sotto il cofano” del sistema. Sistema però che rende KDE un’esperienza unica. Infatti Chakra credo sia una delle poche distro che fà di KDE la sua “ragione di vita”. Ma torniamo a noi. Ho scaricato la versione 2011.04-r1 Aida e mi sono cimentato con la mia macchina virtuale.

L’installazione è molto “coreografica”. Le schermate sono molto ben fatte e curate ma allo stesso tempo sembra esserci una cura maniacale sull’usabilità dell’installazione. Tutto è molto semplice e ci sono ben poche possibilità di sbagliare qualcosa.

Il processo di installazione dura davvero poco. In 10 minuti il sistema è pronto e mancano pochi ritocchi per avere tutto come voglio io. I pochi ritocchi consistono nell’installare alcuni programmi GTK per me indispensabili. Firefox su tutti. In Chakra sono chiamati Bundles e la lista comprende molti dei più famosi open source quali Gimp, Chromium, Audacity….

Su questa Chakra “evoluta” troviamo KDE SC 4.6.4, quindi l’ultima release stabile del DE dragoso. Una minor release certo, ma che corregge numerosi bug presenti nell’ambiente KDE. Per dire in Cooker Mandriva KDE sta arrivando giusto in questi giorni, con un bel po’ di ritardo.Una volta arrivati sul desktop, possiamo installare i pacchetti che abbiamo scaricato prima durante l’installazione.

L’unica cosa che non mi è piaciuta è la scarsissima integrazione di questa applicazione con l’ambiente KDE. Ma la soluzione c’è sempre. Sul wiki Chakra e sgugolando un pochino, ho scoperto che basta installare un pacchetto, gtk-integration (e come doveva chiamarsi….) usando Appset-qt e tutto è tornato a splendere. Vedere per credere.

Tutto è davvero ottimo, almeno ad un primo sguardo molto superficiale. Il sistema è coerente con tutto il mondo Qt, molto snello e veloce. Non date retta a chi dice che queste distro sono ostiche per gli utenti non esperti. Io sono uno di questi utenti e davvero tutto mi è sembrato molto semplice. Anche installare le guest-additions è a prova di niubbo. Basta leggersi qualche riga del wiki e tutto si risolve. Sicuramente non diverrà la mia distro principale, ma invece di installarsi Kubuntu per provare KDE potete dare un’occhiata a Chakra, non ne rimarrete delusi.


Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *